#3
ONE DAY IN YOUR LIFE
Di Tobia
Mi chiamo Robert
Baldwin, ma il mondo mi conosce come Speedball. In seguito ad un esperimento
andato male al liceo di Springdale, acquisii degli strani poteri: potevo
rimbalzare sfruttando un campo cinetico che mi avvolge. Detto così sembra un
potere abbastanza cretino, lo ammetto, ma in realtà con il tempo ho imparato a
sfruttarlo al meglio, e sono convinto di poter ancora migliorare. Da solo
oppure insieme ai miei amici New Warriors, ho scelto di usare questi poteri per
proteggere il mondo. Ho combattuto qualsiasi tipo di minaccia, da esseri dotati
di poteri cosmici a mutanti impazziti, passando per terroristi e organizzazioni
senza scrupoli. E ne sono sempre uscito vivo. Ma ora fronteggio nuovamente il
mio peggior nemico: credevo di averlo sconfitto definitivamente, ma invece è
sempre qui, pronto a colpire la mia amica e coinquilina Hallie,
nota anche come Jolt, pur di arrivare a me ed avere
la sua rivincita. Ma questa volta sono ancora in tempo, posso fuggire…
"Robbie, allora? Avevi detto che mi avresti aiutato con i compiti di trigonometria!"
"Ehm, Hallie, mi dispiace, ma mi sono ricordato che… ecco, la Sfinge, no… I Figli del Serpente, ecco, hanno attaccato…"
"Ho capito, mi arrangio… stronzo!"
Nella stanza entra Cathy Webster, l'eroina che veste i colori americani detta Spirito Libero, vestita solo con l'accappatoio. In mano tiene una tazza di caffè fumante. Nonostante sia ormai pomeriggio, si è appena svegliata, dato che ha passato la notte precedente a pattugliare le strade.
"Qualcuno parlava dei Figli del Serpente, per caso?"
"Sì, il qui presente scansafatiche Robbie Baldwin, il quale non ha saputo inventare una scusa migliore per evitare di aiutarmi con la trigo… Non ne vengo fuori con questo problema…"
Cathy si avvicina a Hallie e sbircia un attimo sul suo quaderno.
"Ho letto che i Figli del Serpente hanno combattuto un nuovo Capitan America[I]… Dopo la palestra probabilmente cercherò di incontrarlo.[II] Hai provato con Carnot?"
Cathy se ne và in bagno, mentre Hallie e Robbie si scambiano un paio di occhiate incredule. Hallie controlla rapidamente il problema.
"Ha… Ha ragione, con il teorema di Carnot è molto più semplice! Quella ragazza ha davvero una bella testa!"
"E non solo…" risponde Speedball con uno sguardo perso, prima che un calcio gli colpisca uno stinco.
"AHIA! Ma sei impazzita?"
"Porco…"
Elvin Halliday, sta rientrando a casa, portando con grande difficoltà due grandi sacchetti della spesa. Difficoltà dovuta non tanto al peso degli stessi, quanto al mantenimento del difficile equilibrio delle pile di scatolette, lattine, barattoli e bottiglie contenute al loro interno. Sta già ingegnandosi per trovare un modo di prendere le chiavi di casa nella tasca dei pantaloni non facendo cadere i sacchetti (ben sapendo che, in base a chissà quale legge cosmica, non appena qualcuno appoggia il sacchetto della spesa, non importa con quanta perizia abbia effettuato l'operazione, questo si rovescia dopo meno di tre secondi) quando nota Rictor uscire di casa.
"Ric! Fermo! Non chiudere la porta!"
Il giovane mutante messicano in un primo momento si spaventa, ma una volta visto il suo massiccio compagno alle prese con la spesa, un sorriso gli si forma sul volto, mentre spalanca la porta e si produce in un mezzo inchino.
"Prego, la cucina è sempre diritto."
"Potresti anche darmi una mano, no?"
"Eh no, amigo! È troppo divertente vederti arrabattarti con quei sacchetti!"
"Divertiti, divertiti… Intanto poi la mangi, la roba che compro!"
"Beh, meglio che mi muovo, ho un appuntamento molto importante…"
"Con chi?"
"Affari miei! Hasta la vista!"
Elvin entra in casa, e appena arrivato in cucina lancia un'occhiata al tavolo. Il traguardo è vicino, solo due o tre passi. Il primo è già andato a buon fine… Probabilmente, se allunga un po' la gamba, con un solo altro passo riuscirà ad appoggiare i sacchetti. Il piede si appoggia sul pavimento, e tre parole attraversano la testa di Elvin come una saetta.
BURRO DI ARACHIDI!
Mentre perde l'appoggio e vede i sacchetti oscillare pericolosamente, si lascia andare ad un furioso "ROBBBIIIIEEEE!!!"
Spaparanzato sul divano in soggiorno, intento ad addentare una fetta biscottata con burro di arachidi, Robbie si volta perplesso verso la cucina. Fa a tempo a vedere una macchia viola indistinta entrare nella stanza, mentre si alza svogliatamente e va a vedere cosa sta succedendo.
Elvin è disteso per terra con un'espressione che fa capire perché il suo nome di battaglia è Rage, mentre Deathcry è inginocchiata con un sacchetto per braccio.
"Cacchio, Elvin, a momenti tutta la nostra spesa andava a farsi friggere… Fai attenzione." Sentenzia Speedball addentando la fetta con il burro d'arachidi.
Rage si alza in piedi, con uno sguardo omicidio, sussurrando
"Io questa volta lo ammazzo!"
Robbie inghiottisce rumorosamente il boccone e rimbalza via appena prima che Rage lo afferri. Deathcry sorride per un attimo osservando la scena, quindi inizia a sistemare la spesa nella credenza.
"Scusa, non sono molto pratica delle usanze terresti, ma se prendevi delle sporte di plastica invece che questi sacchetti di carta non andavi meglio?"
"Me lo sono ripetuto circa trenta volte durante il tragitto dal negozio fin qui…"
"Senti, stavo ripensando a quei tipi che ci hanno attaccato l'altro giorno… Cathy non ne ha più parlato da allora."
"Quella ragazza ha vissuto delle esperienze traumatiche, a quanto pare. Se riesce a non pensarci, meglio così!"
"Ma è un pericolo che non possiamo sottovalutare. Potrebbero riprovarci in qualsiasi momento, non credi che sarebbe meglio che avvisiamo qualcuno, i Vendicatori, Justice Inc…"
"Non è che abbiamo molti contatti con la comunità supereroistica, ultimamente. So che Trasher ha chiesto ad Iron Man se ne sapeva qualcosa di questo fantomatico 'Ospedale', ma non ha cavato un ragno dal buco. Rictor chiederà agli X-Men se ne sanno qualcosa appena ne avrà l'occasione…"
"A proposito di X-Men, hai visto Letterman l'altro ieri?"
"No, perché?"
"C'erano ospiti Colosso e la Bestia[III]. A quanto pare i media stanno cambiando atteggiamento verso i mutanti."
"Era ora… Magari il nostro Rictor sarà meno incazzato, d'ora in poi."
"A proposito, dove è finito?"
"L'ho incrociato mentre usciva, ha detto che aveva un appuntamento."
"Ah! Potrei anche diventare gelosa."
"Perché? Tu e lui…"
"Naah… Elvin caro, Non mi piace legarmi troppo ad una persona. Preferisco cogliere i frutti di stagione."
Accarezzando il viso di Rage, esce dalla stanza con passo felpato.
"Se mi cerchi sono in camera mia, sto leggendo un libro molto interessante di quello scrittore… Asimov, mi sembra. Un pochino fantasioso, ma interessante…"
Elvin resta immobile qualche secondo, fino a quando la voce di Speedball non lo scuote.
"Ehi, ti è passata?"
"Eh? Cosa? Oh… Sì, vieni pure. Ma fai attenzione quando mangi."
"Di un po', hai deciso che fare allora? Continui con gli studi?"
"Si, ho già perso due anni per un motivo o per l'altro voglio venirne fuori. Forse ho trovato anche un lavoro part-time…"
"Scusa, ma se proprio non ce la fai, non credo che per Dwayne sia un grosso problema…"
"Ne abbiamo già parlato, Robbie. Dwayne ha già fatto molto per noi, ma non voglio passare tutta la mia vita a vivere alle sue spalle."
"Ti capisco. Beh, mia madre mi continua a mandare dei soldi, coprono abbondantemente la mia parte di affitto. Da quando Mary Jane Watson non partecipa più, sembra che il regista abbia aumentato l'importanza del suo personaggio in 'Secret Hospital'. Pensa che forse reciterà anche in una puntata di Star Kings!"
"Che serie? 'Nuova Dinastia' o 'Avamposto di Frontiera'?"
"Boh! Non me l'ha detto."
"Beh, chiedile se riesce a farmi avere un autografo di Diane Cummings, ti prego!"
"Beh, vedrò che posso fare…"
Hell's Kitchen. In una squallida tavola calda, un uomo alto e massiccio, nero, dai capelli e con il pizzetto bianchi, è seduto. Legge svogliatamente il giornale e sorseggia una tazza di caffè. Rictor si siede al suo tavolo.
"Scusa il ritardo, Bridge."
Bridge prende un fascicolo dalla valigetta al suo fianco, lo infila dentro il giornale e lo appoggia sul tavolo.
"Era ora che arrivassi, ragazzino. Allora, qui ci sono tutte le informazioni di cui hai bisogno. Lo SHIELD in questo momento ha delle belle gatte da pelare, tra Arizona, Murtakesh, Cina, e chi più ne ha più ne metta. Non possiamo fornirti aiuto di nessun tipo."
"Vedrò di arrangiarmi, allora. E per la tua parte dell'accordo?"
Bridge tira fuori una busta marrone, senza alcun simbolo o sigla.
"Carta d'identità, patente, libretto universitario, passaporto e pure la tessera del videonoleggio. Tutto pulito."
"E le Pringles in regalo con la tessera del videonoleggio?"
"Non farmi diventare volgare, Richter."
"Scherzavo, vejo! Allora siamo d'accordo: voi mi avete reso un cittadino perbene, ed io vi consegno Weapon Prime."
"Esatto. D'ora in poi mi potrai contattare a questo numero. In bocca al lupo, ragazzino."
"Crepi!"
Sera. Nella casa dei New Warriors sono in corso i preparativi per la cena. In cucina sono in corso i preparativi per la cena.
Rage è ai fornelli, assistito da Jolt, mentre Deathcry apparecchia la tavola.
Seduti (se è possibile utilizzare questo termine per descrivere le pose che assumono) sul divano ci sono Rictor e Speedball.
"Ehi, Robbie, come mai Cathy non viene a cena questa sera?"
"Aveva detto che voleva incontrare il nuovo Capitan America, sai, quel tizio che ha combattuto i Figli del Serpente…"
"Ah, già… Per me è il figlio del primo…"
"Nah, secondo me è un clone creato dal governo."
"Oppure viene da un'altra dimensione!"
"O magari è una persona comune che ha ricevuto lo scudo da un'alieno…"
Deathcry si frappone tra i due ed il televisore ed annuncia:
"È pronto in tavola!"
"Arriviamo!" rispondo all'unisono. Lo scatto che i due fanno per andare a tavola ha qualcosa di sovraumano.
Rage si fa avanti sollevando un grosso pentolone. "Ok, direttamente da Little Italy, gli spaghetti all'arrabbiata di Don Antonio!"
I cinque ragazzi iniziano a mangiare. Rage, seduto a capotavola, inizia il discorso.
"Allora, è già passato un po' di tempo che viviamo insieme. Avete deciso cosa fare?"
La prima a parlare è Jolt.
"Beh, non ho nulla da dire: continuo con la scuola. Ed essendo Occhio di Falco il mio tutore legale, ci pensa lui a pagare la mia quota d'affitto. In quanto a Cathy, probabilmente riprenderà gli studi di Psicologia, mi diceva, all'ESU. Ha trovato anche un lavoro come istruttrice di aerobica nella palestra che frequenta, in centro a Manhattan."
Speedball è il secondo ad aprire bocca. "Io ho trovato un lavoro come commesso alla videoteca qui vicino, Marvel Movie. Intanto, penso proprio che mi iscriverò ai corsi di comunicazione di massa all'ESU."
Sul volto di Rictor si forma un sorriso "Saremo compagni di corso, allora, amigo!"
"Davvero? Non credevo che interessasse anche a te."
"Sono un uomo dalle mille sorprese. Deathcry, tu cosa fai?"
"Beh, se Night Trasher riesce a procurarmi quell'induttore di immagini, ho trovato un impiego come barista in un locale a Manhattan."
"Barista?"
"Non hai idea di che cocktails impari a fare nei locali malfamati di Chandilar! Prima o poi vi farò assaggiare il 'Sangue di Sharra', è una bomba."
È la volta di Rage a parlare. "Beh, io dovrei finire la scuola, nel frattempo ho trovato un impiego pomeridiano come garzone in una macelleria. Ma non ci hai detto come intendi pagare la tua quota d'affitto, Rictor."
"Ecco, ho ricevuto un'offerta che mi permetterebbe di essere a posto per i prossimi sei mesi."
"Che tipo di offerta?"
"Volevo giusto parlarvene, visto che avrei bisogno del vostro aiuto: che ne direste di assicurare alla giustizia un gruppo di pericolosi mercenari senza scrupoli?"
"Come scusa?"
Speedball è interessato.
"E chi sarebbero?"
"Un gruppo che dipendeva dal Dipartimento H canadese, di cui ho anche fatto parte: Weapon Prime."
"Scusami, e tu avresti accettato una missione per soldi a nome di tutti i Warriors?" Jolt è visibilmente alterata.
"Beh, non solo per i soldi. Hanno regolarizzato la mia posizione, ora posso frequentare l'università. Vi ricordo che fino ad oggi pomeriggio io ero un clandestino. E poi lavoreremmo per lo SHIELD, mica per il primo che capita!"
Vi è una pausa di riflessione.
Rage è il primo a parlare. "Facciamo così: noi ti aiutiamo, ma quei soldi restano a disposizione di tutti. Ok?"
Tutti i presenti annuiscono. Rictor si alza e prende il fascicolo che ha ricevuto nel pomeriggio da Bridge.
"Ok. Allora i nostri obiettivi sono i seguenti…"
Continua…
Note dell'autore: lo so, in questo numero non è successo praticamente nulla! Ma, a partire dal titolo (preso da una canzone di Anastacia… come Worldwatch, anche questa serie avrà i titoli ripresi da canzoni), volevo far vivere al lettore un giorno tipo nella vita dei New Warriors, e far respirare l'aria della convivenza tra i ragazzi. Spero che vi sia piaciuto e vi abbia aiutato ad entrare nello spirito della serie. Nel prossimo numero vi rifarete dell'azione, promesso!